lunedì 15 giugno 2009

Chi sono io? Cosa mi convince che questa decisione è il meglio per te?

Ciò che a noi ci appare scontato, dato come certo, conoscenza assodata, per alcuni non lo è, per altri non lo è sempre stato. Errori di direzione, lotte, frizioni, conquiste hanno modificato negli anni il tendere dell'educazione umana.
Questo è un piccolo esercizio mentale che ci aiuta a comprendere il senso profondo delle parole.


L'educatore (e come lui ognuno di noi) può considerarsi antropologicamente neutrale?
Mi spiego meglio. Ogni educatore indirizza le sue parole, le sue azioni, il suo rapporto di reciprocità con l'altro avendo ben chiaro uno scenario di valori incommensurabili al quale non può mai venire meno (un esempio fra tutti l'inviolabilità della dignità della persona umana). “Educazione” è prassi di trasformazione della persona. L'educatore è la Persona che promuove lo sviluppo globale della persona.
E' giusto ricordare che le questioni di ordine antropologico si riferiscono al senso dell'uomo nella natura umana e corrispondono ,per dirla semplicemente, alle domande che l'umanità si pone da sempre: "Io chi sono?".

Oggi, verso quale modello antropologico l'educatore tende?
Innanzitutto v'è da dire che è inevitabile doversi servire di un modello antropologico verso cui tendere. L'intero campo delle scienze umane (scienze dell'educazione, psicologia, medicina..) ha una forte coscienza di implicazione antropologia. In tutte le scienze che hanno a che fare con l'altro troviamo un'antropologia implicita racchiusa nella parola “paziente”; il fatto che l'altro sia paziente è un modo per nominare la persona che è persona che soffre, che patisce, che è in situazione di non agire. A seconda della scelta antropologica fondamentale (individuo, cliente, paziente, persona...) scaturiscono diverse pratiche educative.




La domanda propria della Filosofia dell'educazione è: "quale immagine di uomo sostiene, accompagna e indirizza il mio agire?".
Io educatore devo avere un modello di immagine umano verso cui tendere, quindi un modello antropologico di riferimento, esso diventa il mio fine e anche il mio valore educativo, orienta la mia prassi educativa, orienta le mie preferenze: sono i miei valori, ciò che per me vale.


Il referente antropologico dell'educazione è il modello di uomo.

La diversa scelta tra le varie opzioni antropologiche non sono solo aria che vola e parole ben scritte su un documento, ma nel corso della storia hanno propriamente fatto la differenza per intere popolazioni.

Nel prossimo intervento approfondirò il tema del modello antropologico di fondo portando esempi storici concreti. Toccheremo con mano la sostanziale differenza che si può ottenere a seconda dell'opzione antropologica scelta.

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